martedì 31 agosto 2010

September morn

Settembre, il tempo passa e la maratona s’avvicina. Sarò pronto? Già inizio con le paranoie, anche se mancano ancora 2 mesi alla VeniceMarathon. La cosa importante è che il caldo sembra definitivamente finito, parlo dell’afa, il vero incubo di noi runners, e anche il fastidioso tormento/dolore al gluteo, almeno questa settimana, non s’è fatto sentire. A beneficiare è stata da subito la velocità, ho la gamba più reattiva e fresca, qualche km in meno mi ha sicuramente aiutato. Oggi ho una sessione di ripetute da svolgere: 4 e se riesco 5 x 2000 a 4’10’’ recupero 3’30’’. Domenica dovevo fare un lungo da 25 km a ritmo variabile ( 15 km a 4’40’’ e 10 km a 4’20’’) ma alla fine ne ho fatti solo 21 ( 10 km a 4’48’’ e 11 km a 4’16’’). Mi sono alzato alle 5.30, alle 6.00 ero in strada e alle 7.45 ero già a casa, doccia e poi sono andato con la mia famiglia alla marcia di Longare, Alvin, penso la conosca, su è giù per le colline. Abbiamo fatto 13 km insieme, non correndo ma con un buon passo. Insomma una bellissima domenica.
Bene da Vicenza è tutto, passo la linea allo studio. Ciao Ragazzi.

venerdì 27 agosto 2010

... non ci siamo

Ragazzi, non ci siamo … questa settimana non riesco proprio a fare nulla di quello che avevo in programma; ve la potrei così riassumere: pochi km e gambe pesantissime.
Ieri ho addirittura saltato l’allenamento per via di un nuovo dolore (ma anche voi dovete convivere continuamente con gli acciacchi?) nella parte alta del gluteo sinistro. Oggi, dopo un bel riscaldamento fatto con leggero stretching ed esercizi di allungamento, parto piano a 5’00’’ esatti il primo km, 4’56’’ il secondo, 4’50’’ il terzo. Le sensazioni, sono abbastanza buone, ma il caldo inizia a farsi sentire, ho dimenticato di dirvi che esco tutti i giorni alle 13.00, sia in estate, sia in inverno, posso uscire solo a quell’ora. Il cielo era coperto, anche se l’afa … quella c’era e c’è ancora, infatti, al quarto chilometro mi sembrava che qualcuno mi avesse messo uno zaino in groppa di 30 kg, controllo il Garmin, sto andando a 4’34’’, ecco perché tutta questa fatica, ho accelerato troppo e sto faticando come “na bestia” , devo calare … e infatti ho calato, e di brutto … ora giro in 5’15’’. Mamma santissima, che casino. Arrivo finalmente alla fontanella, bevo, mi sento una ciofeca, un limone spremuto e in più inizia a farmi male il gluteo. Decido di fare ancora dello stretching. Riparto dopo 10 minuti di stop, alla fine arrivo a casa esausto.

Allenamento: 10 km, ritmo medio 4’52’’
Sensazioni: nerissimeeeeeeee

Domenica mi spetta i 25 km … speriamo bene.

P.S. solo 2 settimane fa, a parità di condizioni climatiche, i 10 km li giravo in 45’40’’


martedì 24 agosto 2010

Menù della settimana

Quando si parla di corsa, si parla di un mondo talmente variegato e turbolento che risulta difficile definirlo in modo corretto e uguale per tutti; anche perché volerlo definire, significa limitarlo e la corsa invece, è simbolo di libertà per antonomasia.
Fra i tanti runners, c’è chi è fissato col cronometro e guai se non rispetta la tabella d’allenamento, c’è chi corre solo tenersi in forma, c’è chi odia l’asfalto, chi la pista e mi potrei dilungare ancora per molto. Io ad esempio, sono pignolo e metodico quando sto preparando le gare, generalmente 1 o 2 maratone all’anno e 2 maratonine (non sono particolarmente agonistico) e allo stesso tempo, mi piace correre senza un vero obiettivo, solo per il gusto di correre, magari immerso nel verde della natura.
In questo periodo mi sto allenando per la mezza di San Giorgio delle Pertiche http://www.maratoninasulgraticolato.net/indice/pag-1.htm  il 12 settembre e poi c’è Venezia, croce e delizia. Amo e odio la VeniceMarathon per vari motivi, che sicuramente avrò occasione di scrivere qui sul mio blog.

Ciao ragazzi, buon allenamento a tutti; e da buon ristoratore J)) vi lascio il menù della settimana.

Lunedì: 10 km a 4’40’’ ultimi 3 km in leggera progressione
Martedì: 14 km a 4’40’’ + 10 allunghi da 100 metri
Mercoledì: 3 km di risc. + 5 x 2000 a 4’10’’ rec. 3’30’’ + 1 km defaticamento
Giovedì: 10 km a 4’40’’ corsa leggera
Venerdì: 10 km a 4’40’’ anche oggi corsa leggera
Sabato: riposo
Domenica: 25 km così suddivisi, 15 km a 4’40’’ + ultimi 10 km a 4’20’’

domenica 22 agosto 2010

I run like a washing machine

Dopo uno stop forzato di quattro, dico quattro giorni, oggi finalmente ho corso. L’anomalo raffreddore che mi ha completamente inebetito la testa e indebolito le gambe, sembra abbia deciso di traslocare dal mio corpo. Stamani mi sono alzato alle 6.00, sono avvezzo alzarmi presto, amo quel particolare momento della giornata, quando tutto il mondo è ancora avvolto da un piacevole torpore. Dopo l’abbondante colazione ho programmato l’uscita, pensavo di fare una ventina di km, magari in progressione. Le premesse erano più che buone, gambe reattive e tanta voglia di correre, poi si sa che realtà non è esattamente come la s’immagina.
Sono oramai le 11.00, sono bello carico, faccio i soliti 15 minuti di esercizi preparatori alla corsa, incitato da mia figlia. Mi ha anche scattato due foto, prima della corsa, 
 e dopo.
Parto, sono le 11.22, il sole picchia come una trivella di perforazione in testa, ma non è un problema, sono abituato al caldo, esco praticamente tutti i santi giorni alle 13.00, non ho altri momenti liberi della giornata per potermi allenare. Sono piacevolmente sorpreso di sentirmi così bene, le gambe girano come le turbine di un reattore, ma guardando il mio Garmin, i miei sogni di gloria si ridimensionano subito, sto andando a 5’10’’ , proseguo fingendo di non aver “accusato il colpo”, anzi, decido di non guardare il cronometro per almeno quattro km e poi s’incomincia a far sul serio, mi ripropongo. Così  dopo un po’,il bip del mio GPS mi segnala che siamo al quarto km, inizio a incrementare il ritmo … faccio una fatica da matti, il crono segnala un 4’39’’, mamma santa, proseguo con l’intento di arrivare almeno a tenere un ritmo costante sui 4’30’’ – 4’35’’ , invece passo il sesto km in 4’43’’ e le gambe iniziano ad essere molli come la gelatina L, il settimo km registra un 4’53’’ che mi sconvolge completamente i piani di allenamento, decido che oggi non è assolutamente giornata, né per un lungo, né per la velocità. Alla fine torno a casa, non troppo deluso, quello che conta è che sono tornato a correre, anche se negl’ultimi chilometri muovevo la testa come una lavatrice mentre sta centrifugando.
Arrivo a casa, poco più di tredici km, ritmo medio 4’46’’
Domani andrà meglio, ne sono sicuro.
Fausto/Norge


giovedì 19 agosto 2010

La corsa e i suoi benefici

Da quando ho iniziato a correre, ho scoperto gradualmente i molteplici aspetti positivi legati a chi pratica con regolarità il nostro sport, o per meglio dire, la nostra passione; perché di vera passione si tratta, alcune volte si soffre e quasi sempre si gioisce.
Uno su tutti, è il beneficio fisico, come accennavo nel mio post precedente, in 5 anni ho perso ben 15 kg. Oggi mi sento bene senza quell’inutile zavorra, sono più tonico e pronto di riflessi, quando faccio le scale non ho il fiatone.
Poi c’è l’altro aspetto, quello mentale. Negl’anni ho ritrovato un sano equilibrio interiore, sono più sereno e paziente e soprattutto sono diventato più caparbio e costante.
Oltre a tutti questi benefici, che penso anche molti di voi avranno provato, volevo parlarvi delle esperienze che si vivono di domenica alle gare o alle marce non competitive. Io ho un carattere socievole, mi piace stare tra la gente, dialogare e scambiare idee. E’ questo il bello dei luoghi dove si corre, si respira un’atmosfera unica e speciale, e siamo noi runners a rendere il tutto così magico. Non esiste solo la mera competizione, il dio Crono. In canotta e  pantaloncini trovi dal professionista a l’operaio pronti a sfidarsi lealmente e a condividere con lo stesso calore ed entusiasmo le emozioni. Che sia lunghe 42195 metri o 21097, poco importa, quello che conta veramente è stare insieme e divertirsi.
Ciao
Fausto
P.S. oggi niente allenamento, ho un maledetto raffreddore con relativo mal di gola. Preferisco stare fermo almeno un paio di giorni, poi spero di tornare in gamba.


lunedì 16 agosto 2010

Correre è vivere

Correre è vivere. Ho iniziato a correre relativamente tardi, avevo 35 anni, ora ne ho 40; ma il vecchio motto, non è mai troppo tardi, si addice alla perfezione alla corsa. Ricordo ancora la mia prima uscita, indossai un paio di scarpe della Lotto, adatte alla terra rossa dei campi da tennis (ho praticato tanti anni tennis a livello amatoriale, giocavo 1-2 volte la settimana), feci 5 km in 28 minuti. Da allora non ho più smesso di correre.
Ho iniziato a correre perché ero in evidente soprappeso: 89 kg per 1 metro e 80. Lo specchio fu allora un giudice severo, vedevo un giovane con la pancia e l’aria smorta … da allora ne è passata di strada, e non solo in senso metaforico J.
Oggi peso 74 kg e ho già in attivo 6 maratone (3 24’ 30’’ la mia migliore prestazione) e tante maratonine ( 1 30’ 28’’) la distanza che prediligo.

Ciao a tutti
Fausto alias Norge